E da subito è incredulità
non realizzi
non lo vuoi fare
come se potessi decidere tu quanto è reale
e soprattutto non vuoi che sia definitivo
Sei in attesa di sentire un richiamo qualunque
come se una certa presenza fosse solo in un’altra stanza
e piano piano inizi con l’accorgerti
che è sempre in un’altra stanza
eviti ancora di soffermarti sulla realtà
ti dici che ti evita
Cammini per strada concentrandoti su mille cose
poi inciampi in un pensiero
e ti assale un dolore sordo
arriva dal profondo
dove hai nascosto la consapevolezza
e resti come sospesa
non è aria quella che vortica attorno a te
è troppo densa… liquida
ed è troppo presto per sorridere dei ricordi
Allora attendi altro tempo
continuando a camminare
gli occhi fissi al presente
giorno per giorno
goccia dopo goccia
domani sarà diverso
fino a che non finisce
E domani ancora saranno altri
a percorrere la stessa strada
pensandoti
proprio come in un cerchio perfetto
Con tutto il cuore che ho
B.
Strettamente tieni legato a te
il ricordo che ha costruito i tuoi giorni
filo conduttore di storie diverse
di tempi diversi e gioie condivise
come quelle di note sparse nell’aria
scandite da quelle dita sciolte
e dall’inesplicabile spirito libero
che la definiva…
l’eco di quelle melodie
può risuonare ancora
ed ancora lo farà
ritrovandola nelle stanze
e nelle nostalgie della sua voce
mentre con tutta la dolcezza del mondo
lentamente sollevi il tuo sguardo
per osservare ancora…
per donare ancora
mai dimenticando il senso
della ricchezza di una tale compagnia
che profondamente manca…
ma che certamente c’è.
più vicino che mai
Gianni
E’ verissimo, ci vuole tempo.
Il tempo necessario ad ognuno.
Il tempo di cui ognuno ha diritto
per donarsi quella sosta
da cui
poi
poter ripartire.
Non so se ti sei ispirata ad uno scritto già esistente…
ma il tuo post mi ha riportato ad una piccola pergamena
che tengo sotto il cuscino
e il cui contenuto è questo:
La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Buon fine settimana
La consapevolezza della mancanza c’è ma è il cuore che non vuole accettarla e vaga nei ricordi per afferrare ogni istante che è stato il vivere quei momenti, quelle sensazioni che non ci sono più.
Un abbraccio!
Che belle parole che ho letto in questo tuo post.
Serena domenica cara Bricciole.
Ciao da pulvigiu.
Bello l’effetto del controluce
che staglia l’immagine del profilo
…e che la luna rifletta altra luce
perché esiste altra fonte di luce
anche se in certe ore non è completamente visibile.
Potrebbe contare qualcosa in quelle ore sapere
che attraversare il tempo del dolore
non lo minimizza ma lo rende comprensibile
ed in quella perfetta ragione di essere…
anche quella di spendere il contenuto del cuore
in tutto ciò che è richiesto
per rialzare lo sguardo
conservando lo scrigno dei ricordi
e l’attaccamento alla pelle ed alle abitudini che hanno riempito la vita…
per guardare nuovamente e discretamente al mondo
nostra sede … non sempre accettabile
ma l’unica che possediamo.
buongiorno BriCciole
Uomo
.
Arrivo molto in ritardo, ma è un periodo strano, molte cose non vanno e altre se ne aggiungono inesorabili. A volte sembra un moto perpetuo che non lascia nemmeno il tempo di respirare….poi quando avresti bisogno di una carezza, di una parola gentile arriva puntuale il carico da undici. Ma noi siamo donne forti e nella nostra forza sappiano rinascere sempre piu’ forti che mai .
Il tempo lenisce tutto, vestiti di ricordi, tu che puoi farlo a dispetto di chi ha dovuto arrampicarsi sulle illusioni.
Ti abbraccio forte forte.
a presto
Un passaggio per rileggere il tuo post aspettanto uno nuovo.
Ciao da Giuseppe.
Un caro saluto un abbraccio e tanta simpatia!!!!!!!!
ciao
Un caro saluto un abbraccio e tanta simpatia!!!!!!!!
ciao
è sempre un’amozione leggerti e guardarti 🙂
un caro saluto
mandi
Buona domenica cara Bricciole.
Un salutone grande, tra una settimana sarò in ferie nella
mia cara Catania.
Ciao da Giuseppe.
Tutto può essere vero
nel senso del riscontrabile
di ciò che è possibile e comprensibile.
Nel medesimo tempo
ciò che è tangibile
e possibile non sempre è vero.
La verità difatti
è generata dalla verità
e questa dalla volontà
dall’adesione e del sostenerla.
Gli eventi che ci circondano
caratterizzando la nostra vita e noi
possono diventare tutto è vero
ma solo se noi lo vogliamo
e se assecondiamo i risvolti
compresi gli esercizi sfiancanti
o le relazioni basate sul lavoro
e tutto quanto subisca metamorfosi
perché ogni cosa può diventare tutto…
Gli occhi aperti
per chi possiede gli occhi aperti
sono ricchezza e futuro
perché questi servono
per vedere ma sono la nostra limitazione
perché fondati su leggi che regolano la loro vista
alle quali altre visioni sfuggono.
Come ciò che è nascosto dietro muri
di pietra o di incomprensione.
Ed in questo senso la cecità dilaga.
Lasciando indisturbati coloro i quali
si insinuano nell’ombra.
Un saluto BriCciole
Uomo