Parole di Me

Come naufraghi migranti…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E all’inizio era solo un foglio bianco

una sfida su un percorso

per me che scrivo storie

e faccio  vivere personaggi

ma mai

avrei pensato di raccontarmi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Poi eccolo trasformarsi

come in un mondo parallelo

un luogo solo mio

creato per poter dar voce ai pensieri

alle emozioni

una sorta di diario interattivo

in cui via via si sviluppavano storie

nate per caso o ispirate dai commenti

dai dialoghi con i compagni di viaggio

o pescate nel profondo

dove cercavano di restare nascoste

 

 



 



 


Ho incotrato tante persone… tante sensibilità

e ognuna ha lasciato segni visibili

alcune indelebili

 

 

Quando scorro le pagine

e leggo… e guardo le immagini

tutto sembra riprendere vita

ricordo parole assurde di donne gelose

si arrabbiavano e inveivano

per i commenti da me del loro innamorato

mentre lui si professava solo amico frainteso

ma prendersela con l’interessato no…?

A noi donne manca troppo spesso

quel pizzico di sano spirito di corpo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E le alleanze per ferire

come se si potesse farlo davvero su un foglio

o almeno…

quanto pensavano di essere importanti

compresi nella loro supponenza


solo qualcuno a cui tieni davvero

ti può far male

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ho accolto comunque ogni voce

perchè lo stare qui ha senso solo se ci si ascolta

e probabilmente questo è il motivo

per cui piano piano ho smesso di esserci

 

ora nel silenzio non ci sono altro che campanelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Poi ricordo

momenti di grande condivisione

quando ci hanno accomunato

perdite incolmabili





 






in poco tempo ho perso entrambi i genitori

e ci sono fogli ancora umidi

dove la musica è l’ultimo ascolto…

suonata per me

da una madre fantastica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E c’era.. c’è 

una presenza costante

fin dalle prime battute

 un uomo innamorato… dell’amore

che mi ha corteggiata e seguita

coccolata e avvolta in veli impalpabili





 



 

 

mentre cercavo di comprendere la mia vita

mentre i suoi pezzi cadevano

ad uno ad uno

 

Lui mi ha raccontato di noi

e io con stupore gli ho creduto

nonostante il vento e le ombre…

nonostante tutto

ho creduto ancora in qualcosa

e ho conosciuto quegli occhi

e ho ascoltato quelle parole

sapendo che andavano oltre il possibile

ma la sua convinzione era magnetica

e la mia fragilità immensa




 



 


io ruvida… riservata

propensa all’avventura

ma non nel sentimento

sono stata presa per mano

e insieme abbiamo parlato del futuro

ed eravamo

liberi entrambi di viverlo

 

Il suo nome se vorrà sarà lui a scriverlo

perché nulla può esistere a prescindere da noi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Così come non scriverò i nomi degli amici

di cui la lista è piena

ma non li comprende tutti

alcuni so che leggeranno

altri so che non potranno farlo più…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ora…

ora che saremo tutti naufraghi migranti

verso altre piattaforme

chissà se all’approdo ci ritroveremo…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mentre scrivo penso…

che bello… ! Un diario che si legge

con la musica di sottofondo

mi basta chiudere gli occhi

e le parole sono dentro di me

le mie… e le tue

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Parole di Me…

BriCciole di Alessandra

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

I Believe I Can Fly 

 

Una splendida dedica

Grazie 

 

 

Come naufraghi migranti…ultima modifica: 2013-09-19T01:41:55+02:00da
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