apro quella porta e guardo
spettatrice attenta
il rullo delle immagini si srotola velocemente
accompagnato da un fruscio indistinto
inframmezzato da scatti metallici
come se scorresse su un meccanismo dentato
e sembra scandire il tempo
il mio tempo
poi la sequenza rallenta
oppure più semplicemente sono gli occhi ad abituarsi
e come in una fase rem seguono il ritmo ancora incalzante
Sono riflessi della memoria
assopiti a lungo per permettere alla ragione di accettare
e a tratti scaturisce un suono
e musica a lungo dimenticata
poi ancora profumi intensi
catalizzatori di altri ricordi
sono tutti come tanti frammenti di un vetro
che rifrangono il vissuto
in un caleidoscopio di sensazioni
sbattono le palpebre tanto l’emozione è intensa
mentre realizzo quello che manca perché forse non c’è mai stato.
Alzo il bavero del cappotto…
c’è un bel vento oggi e l’aria è pungente
e mi incammino.